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MICK KARN
I don't know about being the best, I still can't read music so I'm certainly not technically the best, I don't even know what the notes are on a bass. Sometimes I'm told I can't play that note with this chord, to which I reply: well, why not if it sounds good? The best? No, but having never heard anyone play in a similar way, I'd certainly consider perhaps being the most original! |
“Non so nulla riguardo all’essere il migliore. Ancora non so leggere la musica, dunque - di certo – non sono tecnicamente il migliore, non so neanche quali note ci sono sul basso! Alcune volte mi dicono che non posso suonare quella tonalità con questa corda, al che io replico: ma perché no, se poi suona alla grande?
Il migliore? No, eppure non avendo ancora mai sentito suonare nessuno come me, di sicuro potrei ritenermi il più originale!”
Il migliore? No, eppure non avendo ancora mai sentito suonare nessuno come me, di sicuro potrei ritenermi il più originale!”
Volevo essere Mick Karn, forse il bassista che mi è rimasto più dentro, più di Pastorius e di Percy Jones, era un genio Mick Karn. Suonava anche il clarinetto, benissimo, ed era un affermato scultore. Un creativo inquietante. Io volevo vivere con il suono di Mick Karn addosso e dentro, un suono maestoso e decadente, fretless, un suono da estasi e suicidio permanenti, ed invece ho preso una divisa a caso e ho giocato al sopravvivente che si sobbarca, che si spegne le miccie nello stomaco.
DA "PROFESSIONE DROP-OUT" DI LUCA DE PASQUALE ED. HOMO SCRIVENS (2016)
DA "PROFESSIONE DROP-OUT" DI LUCA DE PASQUALE ED. HOMO SCRIVENS (2016)