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Alessio Trapella, già prezioso membro di formazioni leggendarie come Le Orme e UT New Trolls, nonché collaboratore proprio di Aldo Tagliapietra, storico bassista de Le Orme, esordisce con un lavoro autoprodotto che testimonia tutta la caratura, davvero ragguardevole, del cantante e polistrumentista veneto. Il disco di cui scriviamo oggi, infatti, è un piacevolissimo melting pot che parte da una base fieramente progressive rock per dipanarsi attraverso variazioni curatissime che spingono le sonorità tanto verso il pop raffinato quanto al comando di un jazz rock dal taglio moderno e intraprendente. |
Alessio Trapella, already a valuable member of legendary groups such as Le Orme and UT New Trolls, as well as a collaborator of Aldo Tagliapietra, Le Orme's historical bassist, makes his debut with a self-produced work that testifies to the truly remarkable calibre of the singer and multi-instrumentalist from Veneto. The record we are writing about today is in fact a very pleasant melting pot, starting from a proudly progressive rock base and unfolding through carefully crafted variations that push the sound as much towards refined pop as they do towards jazz-rock with a modern and adventurous edge. |
Il basso del leader, ça va sans dire, la fa da padrone, ma con sobrietà: il suono inconfondibile del Rickenbacker, utilizzato come passepartout, fondamento e materia prima, accompagna l’intero album, e in “Regredendo” compare anche un sontuoso contrabbasso. Si comprende come Trapella abbia voluto circondarsi di… libertà, anche rispetto ai testi, poetici e in alcuni casi candidi, in questo progetto che potrebbe essere vanto di una qualsiasi illuminata major. Infatti, si tratta di uno di quei felicissimi casi in cui l’autoproduzione è talmente curata da spingerci a porci delle domande sulla produzione della musica oggi. Le tracce sono tutte di alto livello, noi di BMF propendiamo per “Un Amaro”, che sciorina un jazz rock adamantino, “Bando”, di grande impatto dalle tinte neo prog, e la misteriosa e sinuosa “Ti cat tachi i tachi”; ma come detto, ce n’è per tutti i palati, dall’esigente progster al multiforme fusioneer, in un crocevia melodico assemblato con intelligenza. |
The leader's bass, ça va sans dire, rules the roost, but with restraint: the unmistakable sound of the Rickenbacker, used as passepartout, foundation and raw material, accompanies the entire album, and in “Regredendo” a sumptuous double bass also appears. It is understandable that Trapella wanted to surround themselves with... freedom, even in the lyrics, poetic and in some cases candid, in this project that could be the pride of any enlightened major. Indeed, this is one of those fortunate cases of self-produced music so well done that it makes us wonder how music is produced today. The tracks are all of a high standard, and we of BMF tend to favour “Un Amaro”, which unleashes relentless jazz-rock, “Bando”, with its neo-prog overtones of great impact, and the mysterious and sinuous “Ti cat tachi i tachi”; but as mentioned, there is something for all palates, from the demanding progster to the multi-faceted fusioner, in an intelligently assembled melodic crossroads. |
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Ad accompagnare Alessio, che ricordiamo attivo con i P-51 Airplanes e i rockers Anadreba, Ares Savioli (organo, clavinet, sintetizzatori, piano), Luca Chiari alle chitarre e Gianluca Raisi alla batteria. Diamo anche qualche dettaglio tecnico, grazie alle informazioni forniteci da Alessio: per le registrazioni ha usato un Rickenbacker 4001 del '73 in modalità stereo. Con il pick-up al manico è andato dentro lo stack che mostriamo tra le foto di accompagnamento alla recensione (testata hiwatt primi anni ‘70 da 100 watts-cabinet ampeg USA), mentre con il pick-up al ponte è stato usato un vecchio amplificatore Galanti valvolare (ampli non da basso, probabilmente da piano elettrico, cono da 13'). In fase di missaggio, Alessio ha diviso i suoni nella stereofonia mettendo cassa ampeg 1x15 al centro, cassa ampeg 4x10 a sinistra, amplificatore Galanti a destra. |
Alessio, whom we know from his work with the P-51 Airplanes and the rockers Anadreba, is accompanied by Ares Savioli (organ, clavinet, synthesizers, piano), Luca Chiari on guitars and Gianluca Raisi on drums. We also have some technical details, thanks to the information provided by Alessio: for the recordings he used a '73 Rickenbacker 4001 in stereo mode. For the neck pickup he used the stack we show in the photos accompanying the review (early 70s Hiwatt 100-watt cabinet ampeg USA), while for the bridge pickup he used an old Galanti valve amp (not a bass amp, probably an electric piano amp, 13' cone). In the mixing phase, Alessio divided the sounds in stereophony by placing the ampeg 1x15 cabinet in the middle, the ampeg 4x10 cabinet on the left and the Galanti amp on the right. |