Joe Bouchard adds a new chapter to his solo career with a fully rock album which is well made, melodic enough as well as appealing without any compromise. This is a guitar oriented work in the best sense of the term with some perfect and tailored bass lines, really strong and designed for the full success of the tracks. For this sixth solo album, Joe returns to give bass a seventies style which surely gives joy to all the hearts already broken by the memory of the best Blue Öyster Cult.. |
Joe Bouchard aggiunge un altro importante tassello alla sua carriera solista, con un disco pienamente rock, ben costruito, melodico il giusto, accattivante senza scendere a compromessi. Si tratta di un lavoro chitarristico nella miglior connotazione del termine, in cui le parti di basso sono perfette e adeguate, potenti e concepite per il pieno funzionamento delle tracce. Per questo sesto lavoro solista, Joe torna a dare al basso una caratterizzazione molto 70s, cosa questa che riempirà di gioia i cuori dei tanti cuori infranti dal ricordo della migliore ostrica blu… |
Micky Curry on drums (Bryan Adams, Alice Cooper) supports our Joe offering to the rhythm section’s chemistry, the extra touch that is to be expected. Strange Legends is indeed a rock album which doesn’t forget what has been sown in the glorious past that is brilliantly actualized, by gaining a surprising and exciting radio-friendly approach of high-quality. In this regard we can mention a driving and fascinating song like “She’s a legend”. |
Micky Curry alla batteria (Bryan Adams, Alice Cooper) coadiuva il nostro Joe, regalando alla chimica della sezione ritmica il tocco in più che era lecito attendersi. Strange Legends è appunto un lavoro rock che non dimentica quanto seminato nel glorioso passato e lo attualizza in modo brillante, acquisendo un sorprendente ed eccitante taglio radio-friendly di alta qualità. A questo aspetto possiamo ascrivere un pezzo come “She’s a legend”, canzone incalzante e affascinante. |
“All day and all of the night” of the Kinks is brilliant followed by “Bottom for the bottomless” with a really notable bass sound. The romantic “Strangely in love” comes before the last track “Winter” which perfectly closes flawless and without a decrease in tension a long path of eleven songs. Highly recommended not just for nostalgic people. |
Brillante la rendition della kinksiana “All day and all of the night”, seguita da una “Bottom for the bottomless” con un appeal bassistico molto alto. La romantica “Strangely in love” precede l’ultima traccia, “Winter”, che chiude alla perfezione un percorso lungo 11 canzoni, senza una sbavatura e un calo di tensione. Altamente consigliato, non solo per i nostalgici. |
|
|
|
|